Venerdì 3 luglio 2020 la nostra associazione COMIP – CHILDREN OF MENTALLY ILL PARENTS parteciperà alla straordinaria anteprima del film “La Forêt De Mon Père – Into Dad’s Woods” della regista Vero Cratzborn. Un’anteprima eccezionale, che si svolgerà all’aperto nel bosco in cui è stato girato: a Raismes, in Francia. Dopo la pausa forzata causa COVID-19 e il fermo di tutte le nostre attività di sensibilizzazione che erano state programmate nei mesi scorsi, ripartiamo finalmente alla grande unendo tre delle nostre più grandi passioni: il cinema, l’escursionismo e i legami internazionali con altri figli Agenti Attivi di Cambiamento.
Abbiamo conosciuto Vero Cratzborn, la regista, grazie alla nostra comune voglia di far uscire dall’invisibilità i “forgotten children”, i figli dimenticati, tutti quei bambini e adolescenti che, come è stato per noi, si confrontano con la fragilità psichica di uno o entrambi i genitori. Quando abbiamo letto la scheda di presentazione del film e le parole di Vero, non abbiamo esitato un istante! Dovevamo assolutamente incontrarla per unire le forze! Ma come fare, dal momento che il film – come molti altri in cui protagonisti sono i figli di genitori con un disturbo mentale – non è ancora distribuito in Italia?
Le abbiamo scritto, inviandole il Tedx Talk che la nostra presidente Stefania Buoni ha portato su un palco lo scorso ottobre a Napoli e che è stato finora tradotto in dieci lingue, fra cui Hindi, Cinese, Arabo e Francese, la lingua della regista. Nel video Stefania racconta del cammino intrapreso per illuminare il lato invisibile dell’iceberg, iniziato attraverso l’incontro con altri figli agenti attivi di cambiamento provenienti da Canada, Stati Uniti e Australia. E della scelta di utilizzare l’escursionismo e la collaborazione con le guide escursioniste per portare in giro per l’Italia il Progetto Quando Mamma o Papà Hanno Qualcosa Che Non Va: una miniguida alla sopravvivenza per i figli da far arrivare a tutti i ragazzi in difficoltà e alle loro famiglie, sensibilizzando e mobilitando la società civile.
Vero è rimasta profondamente commossa e colpita da quanto due aspetti ci accomunassero, nonostante la distanza geografica e le differenze linguistiche: il desiderio di restituire la parola alle nostre esperienze vissute di ex giovani caregiver per creare un cambiamento sociale e la scelta della natura come strumento elettivo per veicolare il nostro messaggio. Il Cinema, per la nostra associazione, si è rivelato inoltre lo strumento primario attraverso cui portare avanti la nostra attività di sensibilizzazione, informazione e prevenzione rivolta alle scuole. L’evento “Vite di Giovani Caregiver” dello scorso 20 novembre al Nuovo Cinema Aquila ce lo ha ampiamento dimostrato! Da qui la nostra battaglia per riuscire a portare anche in Italia film stranieri in cui protagonisti sono figli di genitori che soffrono di un disturbo psichico e la volontà di impegnarci attivamente per proseguire in questo cambiamento che è prima di tutto un cambiamento culturale.
“La Forêt De Mon Père” è la storia di Gina, 15 anni, alle prese con il primo episodio psicotico di suo padre Jimmy, a cui è molto affezionata. L’intera famiglia viene messa a dura prova. La ragazza tenterà di salvare suo padre con l’aiuto di un ragazzo che abita nel suo quartiere. Un film che parla anche di noi e che desideriamo assolutamente vedere e poter condividere con il pubblico italiano. A questo proposito, abbiamo segnalato il film alla direzione di Alice Nella Città, la sezione della Festa del Cinema di Roma dedicata alle giovani generazioni, per chiedere di voler prendere in considerazione il film nella selezione di quest’anno. Abbiamo davvero bisogno di film come questi, scritti da chi come noi ha vissuto personalmente l’esperienza di figlio di un genitore affetto da una malattia mentale per illuminare il nostro punto di vista e per eliminare una volta per tutte lo stigma che ancora circonda la salute mentale. Faremo di tutto per accendere i riflettori su film preziosi come questo. Ecco perché il prossimo 3 luglio torneremo a camminare nel bosco in Francia e parteciperemo all’anteprima en plein air organizzata dalla regista con la collaborazione dell’Ufficio Nazionale delle Foreste francesi, l’ONF. E speriamo di riuscire a farci scattare una foto di gruppo insieme al cast del film e al pubblico, come questa che ci ritrae, lo scorso anno, al Festival della Lentezza 2019 insieme al Piedibus del Ben Essere ideato dalla Dottoressa Erminia Battista di Perugia. Una cosa è certa: porteremo con noi la nostra bandiera COMIP… e tanto, tanto cuore!
I tabù e le resistenze attorno al tema dei figli di genitori con un disturbo psichico sono ancora fortissimi, ma noi lo siamo ancora di più e ce la faremo!
Chère Stefania, chères et chers membres de COMIP Italia, je suis très touchée par la relation que nous avons eue dès notre première conversation avec Stefania. Je suis à chaque fois très impressionnée lorsque je rencontre un ou une fils ou fille de par cette immédiateté proche qui vient de nos vécus, des vécus différents mais aussi proches dans le ressenti. Je partage le combat de Stefania et COMIP. Nous devons faire résonner nos histoires aux yeux du monde, il faut sortir de l’invisibilité et de l’oubli. Notre combat est juste, ensemble il faut faire bouger les choses. Je me réjouis de voir “en vrai” Stefania. Deux représentantes de l’association française Les Funambules-Falret ont décidé de faire le déplacement elles aussi pour rencontrer Stefania et voir le film dans la forêt de tournage. Nous ne sommes pas seuls. #EndStigma #Nothingaboutuswithoutus.
Merci, Vero, pour tes paroles, qui nous donnent une nouvelle energie pour continuer la lutte et pour renforcer les liens internationaux!
Traduciamo per voi in italiano il commento ricevuto dalla regista del film “La Forêt de Mon Père – Into Dad’s Woods”:
“Cara Stefania, care e cari membri di COMIP Italia, sono molto colpita dal rapporto che abbiamo avuto sin dalla nostra prima conversazione con Stefania. Sono ogni volta molto impressionata quando incontro una figlia o un figlio da questa immediata vicinanza che ci deriva dai nostri vissuti, vissuti diversi ma anche simili nel sentire. Condivido la lotta di Stefania e di COMIP. Dobbiamo far risuonare le nostre storie agli occhi del mondo, è necessario uscire dall’invisibilità e dall’oblio. La nostra lotta è giusta, insieme dobbiamo smuovere le cose. Sono felice di vedere “dal vivo” Stefania. Anche due rappresentanti dell’associazione francese Les Funambules-Falret hanno deciso di fare la trasferta per incontrare Stefania e vedere il film nella foresta in cui è stato girato. Non siamo soli. #BastaStigma #NienteCheCiRiguardiSenzaDiNoi.”
Grazie, Vero, per le tue parole, che ci danno nuova energia per continuare la lotta e per rinforzare i legami internazionali!