Fra le attività dell’associazione COMIP vi è la gestione dell’accesso gratuito a “Figli di Persone con un Disturbo Mentale”, il primo gruppo di auto mutuo aiuto italiano online dedicato ai figli di genitori affetti da una patologia psichiatrica. E’ stato creato su Facebook da Stefania Buoni, fondatrice e presidente di COMIP, “CHILDREN OF MENTALLY ILL PARENTS – Associazione di Promozione Sociale”. Nasce nel maggio del 2011 – 6 anni prima che fosse costituita l’associazione – sull’esempio di altri gruppi internazionali (Stati Uniti, Canada, Olanda e Australia) creati per offrire uno spazio di confronto e di supporto tra pari dedicato ai caregiver e giovani caregiver figli di genitori affetti da malattia mentale, in particolar modo patologie gravi come il disturbo bipolare, la schizofrenia e la depressione maggiore. Ad oggi conta oltre 600 iscritti da tutta Italia, dai 14 ai 55 anni circa. E’ gestito su base volontaria da Stefania insieme ad altre quattro valide amministratrici, che ne garantiscono il corretto funzionamento.
UN GRUPPO, TANTE IDENTITÀ
La storia di ogni caregiver e giovane caregiver figlio/a di un genitore che soffre di un disagio mentale è diversa, pur presentando tratti in comune. Alcuni hanno vissuto o vivono anche esperienze positive con il proprio genitore malato e hanno avuto o hanno, nonostante tutto, una famiglia amorevole. Altri hanno vissuto o vivono soltanto esperienze negative e, nei casi più gravi, anche violente (psicologicamente e/o fisicamente) ed estremamente traumatiche.
IL GRUPPO E’ NATO PER:
- avere uno spazio in cui condividere esperienze, stati d’animo e opinioni, e poterci offrire reciprocamente sostegno e supporto
- divulgare informazioni e notizie riguardanti i caregiver e giovani caregiver figli di persone con un disagio psichico ed i genitori affetti da una malattia mentale
- lavorare, insieme, per uscire dall’invisibilità e portare all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni l’urgenza di mettere la famiglia al centro del percorso terapeutico e di predisporre un adeguato sostegno per i figli di coloro che vivono una condizione di sofferenza mentale, specialmente se minori
***Se sei figlio/a di una persona che soffre di un disturbo psichico e vuoi iscriverti al Gruppo Facebook di Auto Mutuo Aiuto per Figli di Persone con un Disturbo Mentale, invia per favore un messaggio di motivazioni agli amministratori, seguendo le istruzioni riportate di seguito.***
Il Gruppo Facebook di Auto Mutuo Aiuto per “Figli di Persone con un Disturbo Mentale” nasce su base volontaria per offrirci reciprocamente supporto e sostegno e per condividere informazioni ed esperienze in uno spazio protetto.
Per iscriverti dovrai prima inviare un messaggio privato alla Pagina Facebook di COMIP, “CHILDREN OF MENTALLY ILL PARENTS – Associazione di Promozione Sociale”, indicando brevemente perché vorresti essere aggiunto/a al gruppo.
Il Gruppo Facebook di Auto-Mutuo-Aiuto per “Figli di Persone con un Disturbo Mentale” è rivolto esclusivamente ai caregiver e giovani caregiver figli di genitori affetti da un disturbo psichico. Scopo principale è garantire loro uno spazio in cui potersi esprimere liberamente in merito alla propria situazione familiare senza essere giudicati.
Operatori, familiari e genitori che soffrono di un disturbo mentale sono invitati a fare invece riferimento alla Pagina Facebook di COMIP, “CHILDREN OF MENTALLY ILL PARENTS – Associazione di Promozione Sociale”, dove verranno condivise informazioni e aggiornamenti sul tema.
Post o commenti che pubblicizzino a scopo commerciale contenuti non inerenti il gruppo verranno rimossi.
Non è consentito richiedere diagnosi e/o consigliare psicofarmaci. Il gruppo, che nasce su base spontanea ed è improntato sull’auto mutuo aiuto, non è attrezzato per situazioni di grave emergenza e stati di malessere grave e persistente, per i quali si raccomanda di richiedere un supporto a professionisti della salute mentale sul territorio. Si veda la sezione file presente all’interno del gruppo per ulteriori approfondimenti.
Ci ispiriamo e seguiamo i principi del Wikilove
Data la natura complessa e delicata degli argomenti trattati chiediamo a tutti di volersi esprimere parlando in prima persona dei propri sentimenti (anche negativi) evitando le generalizzazioni, e di non utilizzare un linguaggio violento, offensivo, giudicante, discriminatorio e/o accusatorio.
Nei casi più gravi coloro che continuino a non attenersi alle regole verranno allontanati, se si ritiene che il loro comportamento possa minare lo scopo per cui il gruppo è stato creato.
Per il buon funzionamento del gruppo facciamo appello al buon senso di ognuno e a una piccola, ma fondamentale, regola aurea:
che non si giudichi mai il dolore degli altri come meno importante del proprio.
Grazie per volerci aiutare a fare di questo gruppo un luogo di crescita e scambio!
Il gruppo, dopo un periodo iniziale di sperimentazione, è stato reso “Segreto” per garantire la privacy dei suoi membri e monitorare gli accessi che stanno diventando via via più numerosi. Per questo motivo il gruppo non è rintracciabile su Facebook tramite link né tramite il nome. Per accedervi sarà necessario seguire la procedura sopraindicata.
Cosa vuol dire “Gruppo Segreto”? Che, come accade nel “Gruppo Chiuso”, i post e i contenuti condivisi al suo interno continueranno a essere visibili soltanto ai membri e non potranno essere visti dagli altri nostri contatti su Facebook. A differenza, però, di quanto accade in un “Gruppo Chiuso” i nostri contatti su Facebook adesso non potranno nemmeno vedere che siamo iscritti al gruppo né Facebook potrà rendere nota ad altri la nostra appartenenza al gruppo tramite inserzioni pubblicitarie/promozionali, e questo a garanzia ulteriore del rispetto della nostra privacy e di quella delle nostre famiglie.
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Mi sembra incredibile ancora oggi, ma nel mio momento più buio, aver trovato questo gruppo mi ha dato la forza di ossigenarmi e trovare nuovi stimoli. Mi ha fatto capire che non ero sola, che esisteva anche una via di uscita. Anche se il dolore è stato ed è ancora tanto oggi, il confronto è prezioso e assolutamente necessario per crescere tutti e sensibilizzare sull'importanza di un supporto concreto ai figli di genitori con problemi psichici, completamente dimenticati persino dai medici curanti e senza una guida valida.
Grazie per tutto quello che fate, con tutto il mio cuore.
E' un'iniziativa lodevole perchè supporta i figli delle persone con disagio, spesso lasciati soli con i propri sensi di colpa o di inadeguatezza e con il carico totale dei propri cari, carico che arriva in certi casi anche a schiacciarli completamente. Occorre una svegliata e subito!
Quando una madre si ammala di un male "invisibile" anche gli effetti che questo male ha sui figli risultano invisibili, ma soprattutto incomunicabili.
Il genitore con la sua sola presenza forma il nostro carattere. Il suo male fa parte della nostra vita e l'unica arma che abbiamo contro di esso non é il suo allontanamento, ma la conoscenza e la consapevolezza.
Questo é ciò che ho (finalmente) trovato in questo gruppo: la possibilità di indagare l'incomunicabile...insieme.
Per la prima volta mi sento compresa e meno sola. GRAZIE
Ho sempre pensato di essere sola con tutto il mio dolore per mia madre,per tutto quello che non ho mai capito e mai capirò.Ho trovato questo gruppo di aiuto che almeno mi ha fatto capire di non essere la sola al mondo con una madre affetta da disturbo mentale,ho trovato persone come me,che come me hanno bisogno di parlare,sfogarsi e confrontarsi con persone che capiscono di cosa parliamo,ma sopratutto il dolore che portiamo come un fardello per non dire "una croce" e questo dolore lo porteremmo per tutta la vita,spesso e volentieri per tutta la vita..in silenzio,perché nessuno urlerà mai al mondo di essere figlio di un malato mentale,per la vergogna per L'ignoranza ancora che c'è nel mondo dell'argomento..e questo non ci aiuta nel nostro percorso di figli mai stati figli a superare i momenti difficili a cercare di essere normali..a trovare conforto.Grazie di cuore a questo gruppo e a tutti quelli che come me non hanno paura di essere etichettati ..e ricordiamoci che Dio da la croce solo a chi sa portarla,siete grandi,siete forti..il vostro calore mi scalda il cuore!
Anch’io come Manuela, penso che un gruppo come questo mi sarebbe stato di enorme aiuto per confrontarmi con persone che vivevano la mia stessa situazione senza sentirmi giudicata, purtroppo quando ero giovane io non c’era la rete! Ora, pur nei drammi quotidiani che vivono gli iscritti, mi conforta leggere le parole/consigli di conforto che chi ha già vissuto situazioni analoghe dà ai più giovani e credo che questo sia loro di grande aiuto per capire di “non essere sbagliati”.
Perché attraverso il confronto e la condivisione ci prendiamo per mano ed il buio fa meno paura.
Entrare nel gruppo è stato catartico, leggere le storie di altre persone così simili alla mia, dopo aver trascorso la maggior parte della mia vita senza potermi confrontare con nessuno, è stata una rivelazione. La possibilità, poi, di aiutare, anche solo con la mia semplice testimonianza, chi è più giovane di me e vive una fase difficile della propria vita, è un contributo ulteriore alla mia stessa resilienza, alla mia consapevolezza, perché poter dare qualcosa di utile di me è anche terapeutico. Grazie per il vostro lavoro!
Sono figlia unica e mi sono sempre sentita immensamente sola con I problemi relativi alla malattia di mio padre bipolare, convinta che nessuno dei miei amici o conoscenti, addirittura nemmeno i parenti, avrebbero potuto comprendere le problematiche.
In questo gruppo ho trovato sostegno, ascolto, comprensione. E soprattutto non ho MAI trovato pregiudizi relativi alla malattia. So che posso esprimere i miei dubbi, i miei pensieri o anche semplicemente trovare una valvola di sfogo quando la situazione pesa troppo ...
Grazie per questa bellissima iniziativa che merita tantissimo !!!
Ho conosciuto questo gruppo qualche anno fa grazie alla segnalazione di un'associazione. Ho conosciuto la malattia di mia madre quando avevo solo 14 anni, oggi ne ho 55. Ricordo il disagio mio nel capire la malattia di mia madre, allo stesso tempo nel cercare una persona alla quale confidare quello che stava succedendo nella mia famiglia. Non riuscivo a capire a chi dovevo rivolgermi per cercare aiuto, allo stesso tempo come gestire, capire i miei stati d'animo e le mie paure. Un gruppo come questo mi sarebbe stato utilissimo nel cercare la strada da seguire, soprattutto avrei potuto parlare dei miei dubbi e le mie paure senza sentirmi giudicata o rimproverata, nel totale anonimato. Ecco perché credo che sia un valido aiuto per un giovane che si ritrova a dover gestire il disagio mentale di un genitore o di qualsiasi altra persona che fa parte della sua famiglia.
Eravamo soli, sconosciuti, non capiti dal mondo, come priorità non eravamo noi ma le nostre famiglie, il nostro ruolo era di essere genitori dei nostri genitori .. Poi improvvisamente come per magia grazie a comip e al gruppo ama online figli ci siamo ritrovati ... grazie a questo gruppo noi ragazzi di città diverse ci siamo ritrovati a capirci finalmente e a sostenerci sempre . L'unione fa la forza.